«Ricordi l'anno scorso, quando Strathmore ha sventato quell'attacco terroristico antisemita in California?»
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Era troppo preoccupato per notare l'uomo dagli occhiali cerchiati di metallo che lo osservava dal marciapiede opposto.
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Arrivato in strada, l'uomo dagli occhiali cerchiati di metallo sfilò dalla cintura un minuscolo dispositivo, un congegno rettangolare delle dimensioni di una carta di credito. Era il prototipo del nuovo computer Monocle. Messo a punto dalla marina statunitense per facilitare ai tecnici la registrazione del voltaggio delle batterie negli spazi angusti dei sommergibili, il computer miniaturizzato conteneva un modem cellulare e gli ultimi ritrovati della microtecnologia. Il monitor, costituito da un display trasparente a cristalli liquidi, era montato sulla lente sinistra degli occhiali. Monocle rappresentava una nuova era del personal computer: l'utente poteva guardare attraverso i dati e continuare a interagire con il mondo intorno a lui.
L'aspetto veramente rivoluzionario di Monocle, peraltro, non era il piccolissimo display, ma piuttosto il sistema di inserimento dei dati. L'utente digitava le informazioni attraverso minuscoli contatti fissati alla punta delle dita; toccare i contatti in sequenza dava luogo a una sorta di stenografia, simile a quella usata in tribunale, che poi il computer traduceva in inglese.
Dan Brown, "Crypto"
...avrei potuto continuare all'infinito. LO STEREOTIPO FATTO LIBRO! Che cazzate...